Mamma ho fame (ovvero il mistero della montata lattea)

8 Ott

 

grazie sanrio per l' immagine

 

Nessuno mi aveva spiegato, in dettaglio, come si presenta la montata lattea.  Ho sentito milioni di discorsi sul colostro, sul suo potere nutritivo (una goccia basta a sfamare il neonato),  ma nulla mi aveva preparato a distinguere le poche gocce al fiume in piena che ti fa “perdere” peggio di un serbatoio bucato ovunque tu sia.

Al mio ranocchietto, passati i primi tre giorni di assestamento, il colostro non bastava più. La mia montata lattea tardava ad arrivare ma io, ignara di questo, ho continuato ad allattarlo al seno a richiesta. E basta. E la mattina del quarto giorno ho trovato  una macchia rossa nella sua pipì  che, unita al pianto disperato che continuava da ore, mi ha fatto venire un colpo al cuore (OH MAMMA… CI SARA’ UN PROBLEMA AI RENI?????). Al pronto soccorso pediatrico abbiamo scoperto che quello che io avevo scambiato per montata lattea era ancora solo colostro. Che il rosso nella pipì erano gli urati della gravidanza che ranocchietto non aveva finito di smaltire visto che non si stava nutrendo a sufficienza.  E che piangeva per la fame. Grazie al cielo esistono il latte artificiale, i tiralatte con la stimolazione e dottoresse capaci che sanno come calmare i genitori ansiosi e risolvere i problemi.

Passata la paura iniziale sono andata un po’ in crisi: dopo anni di discorsi sull’ importanza dell’ allattamento al seno, su quanto io sia cresciuta forte e sana perchè mia mamma mi ha allattata per tanti mesi, l’ idea di ricorrere al mix tiralatte/latte artificiale mi ha fatta sentire una mamma “inadeguata” , perchè non in grado di nutrire il mio bambino.  Ci ho messo un po’ ad accettare la cosa, e più mi deprimevo meno il poco latte che avevo voleva uscire. Quando mi sono rilassata il latte ha cominciato ad aumentare. Adesso riusciamo a fare un paio di pasti al seno ed il resto seno/integrazione, e devo dire che quando il mio ranocchietto mi guarda con tutto l’ amore del mondo anche se gli sto dando il biberon sento quel benessere e quella gioia che ho quando l’ allatto al seno..

Una persona saggia mi ha detto: ascolta tutti quelli che ti danno consigli e che ti giudicano, fai sempre sì con la testa, e poi ascolta solo quello che ti dicono il tuo cuore ed il tuo ranocchietto…

Forse dovevo ascoltarla prima di farmi venire una crisi depressiva….   🙂